Rita
da Cascia
Religiosa.
Festa: 22 maggio.
Attributi: spina in fronte, crocefisso, api, rose, cilicio, fichi.
Protettrice e patrona: pizzicagnoli, salumieri; invocata contro il
vaiolo e le situazioni disperate.
Presente:
Chiesa Arcipretale SS. Felice e Fortunato di Noale:
Altare della Madonna del Rosario; statua, ai lati dell’altare,
in coppia con la Madonna del Rosario.
Biografia
Gli unici documenti storici sulla santa
risalgono alla metà del ‘400 e riguardano il suo culto. La
ricostruzione della sua vita incontra molti punti oscuri, le date di
nascita e di morte (1381-1447 o 1457) non trovano conferme documentarie
ed è dubbia anche la sua appartenenza all’ordine Agostiniano. La
prima biografia della santa fu scritta dall’agostiniano Agostino
Cavallucci di Foligno nel 1610. Secondo il Cavallucci, Rita era figlia
di genitori anziani e la sua nascita era stata predetta da un angelo che
aveva indicato anche il nome. Delle api bianche che entravano e uscivano
dalla sua bocca, mentre era ancora in culla, confermarono la sua
predestinazione alla santità. Secondo il Cavallucci, che scrisse la
biografia della santa al fine di avviare il processo della sua
beatificazione, Rita maturò sin da adolescente la vocazione religiosa,
ma i suoi genitori le imposero di sposare Paolo di Ferdinando, un uomo
violento, da cui ebbe due figli. Dopo diciotto anni di matrimonio Rita
riuscì a convertire il marito, che morì poco dopo assassinato. Non
riuscendo a distogliere i due giovani figli dai propositi di vendetta,
si racconta che avesse pregato Dio di portarglieli via piuttosto che
vederli macchiati dalla colpa di omicidio. Così avvenne e, rimasta
sola, chiese di entrare nel convento delle suore agostiniane di S. Maria
Maddalena di Cascia, ma fu respinta. Riuscì a farsi accogliere in modo
miracoloso con l’intervento di S. Giovanni Battista, S. Agostino e S.
Giovanni da Tolentino, che la trasportarono in modo prodigioso tra le
suore che pregavano in coro. Per quattordici anni Rita visse in convento
una perfetta vita monastica, segnata in fronte dalle stigmate di una
spina della corona di Gesù. La fama della sua santità e dei suoi
miracoli si diffuse rapidamente. Morì a Cascia nel 1447 o nel 1457. Fu
beatificata da Urbano VII nel 1627 e canonizzata il 24 maggio1900 da
Leone XIII.
La biografia ufficiale presenta Rita come
una donna obbediente agli uomini e alle istituzioni, che non interviene
nel mondo, che non esercita ruoli di responsabilità. La santa ideale
per la chiesa della controriforma. I primi santuari a lei dedicati
furono costruiti nei primi decenni del ‘900. La devozione a Santa Rita
è stata esaltata nel ventennio fascista e nel dopoguerra come eroina
contro il divorzio. |