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Contrade del Palio di Noale

I SIGNORI TEMPESTA DI NOALE

                            

Contrada della
                      Bastia

Contrada della Bastia

Situata fuori dal castello, la bastia è nata come campo militare veneziano.
Era circondata da fossati e terrapieni. Nel '500 è stata trasformata nel parco del palazzo Mocenigo, ora Biblioteca Comunale. Ora è annessa al centro abitato

Contrada della Cerva Contrada della Cerva

La contrada della cerva prende il nome del borgo medievale che si sviluppava a ridosso della porta del cervo o per Vicenza, ora delle campane. Il borgo era difeso da fossati ed era abitato prevalentemente da contadini

Contrada del Drago Contrada del Drago

Nel 1339, al tempo del palio di Meladugio Tempesta, Cappelletta era un piccolo villaggio dotato di una chiesetta intitolata a S. Margherita di Antiochia, come ricorda un antico documento del 1185, ed era retta da un presbiter. La Contrada del Drago si identifica con l’antico villaggio della Capelleta, meglio conosciuta come la “Regola de S. Margarita de la Capelleta” dipendente dalla Pieve di Trebaseleghe e posta sotto la Signoria dei Tempesta di Noale. Il contrassegno del drago raffigurato sullo scudo è legato ad un’antica leggenda che narra come il percorso del fiume Dragonziolo, che attraversa il territorio di Cappelletta, sia stato tracciato dal “ghiribizzo” di un drago.

Contrada del Gato

Situata all'interno del castello la contrada prende il nome dalla macchina da guerra detta appunto il gato, una sorta di ariete coperto che nel medioevo aveva li il suo deposito

Contrada San Giorgio Contrada San Giorgio

La contrada prende il nome dall'antico borgo di San Giorgio, nel medioevo extra borgo (difeso da fossati e palizzate rinforzate da torri in legno).
Era il centro commerciale della Noale medievale e sin dal '200 vi si teneva alla domenica il mercato. Nel borgo vi era la chiesa di San Giorgio con annesso convento dei frati francescani (demoliti entrambi alla fine dell'800) e la confraternita dei Battuti vi gestiva un ricovero per viandanti, miserabili e moribondi

Contrada San Giovanni

La contrada di San Giovanni rappresenta la frazione di Briana e prende il nome dalla chiesa di San Giovanni Battista. Briana è documentata sin dal XII secolo e pur dipendendo dalla pieve di Zeminiana, politicamente ha sempre gravitato su Treviso

Contrada Sant'Urbano

La contrada di Sant'Urbano rappresenta la frazione di Moniego. Molti elementi fanno pensare che già nel VIII secolo ci fosse una pieve a Moniego. Una cappella è menzionata nelle Rationes Decimarum Italiae del 1297. La dipendenza fino al 1815 della parrocchia di S. Maria Annunziata di
Moniego dal Patriarcato di Aquileia è uno dei fatti più significativi e al tempo stesso sorprendente. Nel documento di donazione al monastero dell'Abbazia Benedettina di Sesto al Reghena (PN) del 762, accanto ad altri beni, i due fratelli longobardi Erfone e Marco, divenuti monaci, lasciano anche "Le corti e le case in molenego o mulinego", che dal contesto dell'atto sembrano essere identificabili lontano dal monastero e nella nostra zona.

note a cura di Andrea Fattori